Benessere

Linfodrenaggio manuale: una tecnica di massaggio utile al sistema linfatico

Il linfodrenaggio è una tecnica di massaggio, che ha come obiettivo quello di ripristinare l’adeguato funzionamento del sistema linfatico. É stata ideata nel 1936 da Emil Vodder, che la utilizzò per contrastare i linfoedemi di cui erano affetti i suoi pazienti. Tuttavia, è bene tenere a mente che non si tratta di un tradizionale massaggio, in quanto prevede movimenti ritmici e piuttosto dolci. Di fatto, non deve essere praticata alcun tipo di pressione.

Ciò fa capire che per effettuare questo tipo di trattamento è necessaria una certa esperienza, ma soprattutto delle competenze specifiche, che possiedono solo i fisioterapisti, ovvero figure professionali che ha intrapreso uno specifico corso di studi universitario presso la facoltà di fisioterapia, nonché un lungo periodo di tirocinio. Quindi, chi ha necessità di un trattamento di linfodrenaggio , non può che rivolgersi alla casa di cura Villa Regina, che dispone di uno staff medico altamente specializzato, in grado di fornire assistenza e di effettuare al meglio questa tecnica.

Inoltre, vengono messi a disposizione dei pazienti anche strumenti utili per affiancare il linfodrenaggi ad altre soluzioni terapeutiche. Di fatto, vengono praticate attività motorie di gruppo, nonché il nordic walking ed anche la certificata Acqua Lymphatic Therapy. I terapisti presenti nella struttura sono pronti anche a fornire tutte le informazioni necessarie per il mantenimento dei risultati ottenuti, in modo da non compromettere il lavoro svolto.

Come si esegue il linfodrenaggio manuale

Il linfodrenaggio manuale consente di intervenire in maniera efficace a livello del sistema linfatico, stimolando il riassorbimento della linfa accumulatasi nell’edema e facendola defluire nel resto del corpo. Di fatto, esiste anche il linfodrenaggio meccanico (pressoterapia), ma non consente di effettuare un trattamento mirato, e soprattutto personalizzato, per ciascun paziente.

Ma come si esegue? Viene per lo più effettuato in posizione supina, attuando dei movimenti ritmici e leggeri, inizialmente nelle zone in cui si trovano i linfonodi non interessati dal linfedema. Pian piano, però, si passa a trattare anche la parte critica, che arreca disturbo al paziente.

Solo seguendo questa metodica, infatti, è possibile ottenere risultati soddisfacenti, ma soprattutto duraturi, anche se non è possibile comunque debellare del tutto la patologia. Il paziente durante le sedute, deve sentirsi a proprio agio e rilassarsi.

Altre terapie da associare al linfodrenaggio

Per ottenere risultati ancora più soddisfacenti ed in tempi brevi, è importante associare la tecnica del linfodrenaggio ad altre terapie. Di fatto, è fondamentale che i pazienti vengano sottoposti a cicli di riabilitazione il più possibile personalizzati, studiati su misura in base alle loro condizioni fisiche specifiche.

Di norma, la riabilitazione linfologica prevede l’impiego di un’ecografia ed ecodoppler, che permette di organizzare un percorso decongestionante, a cui segue un ciclo riabilitativo, in cui l’edema va a ridursi grazie al linfodrenaggio manuale ed al bendaggio decongestionante.

Una volta portato a termine il ciclo riabilitativo, per evitare ricadute improvvise, il paziente viene adeguatamente istruito, ovvero gli vengono fornite le nozioni di base per favorire il mantenimento dei risultato raggiunto. É importante, quindi, affidarsi a degli esperti, in grado di effettuare al meglio ogni fase del trattamento.