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Coltivazione della nocciola nel viterbese: multe per l’uso di diserbanti

Tutta la zona del viterbese è dedicato alla produzione delle nocciole. È facile che se si comprino delle nocciole italiane al supermercato, vengano proprio dalla zona di Civita Castellana. Tutte le valli al di sotto dei piccoli borghi arroccati sulle colline di tufo, sono famose per la produzione di nocciole. Il terreno qui è perfetto per questo tipo di cultura, almeno così si pensava. È infatti degli ultimi giorni la notizia di una nuova stretta sull’uso dei diserbanti nelle piantagioni di nocciole.

Nel territorio Gallese la polizia locale, assieme all’ufficio tecnico, hanno eseguito dei controlli approfonditi sul terreno e staccano molte multe, di più di quelle che ci si poteva aspettare. L’ammontare della multa è simbolico, appena di 160 euro, per alcuni pochi per poter effettivamente scoraggiare e penalizzare questi comportamenti errati. Chi non ha rispettato l’ordinanza comunale in merito ai limiti massimi di diserbante che si poteva utilizzare, si è visto recapitata una bella multa.

Durante i controlli sono state riscontrate parecchie violazioni all’ordinanza comunale. Per tale ragione, il numero delle multe è stato notevole. In certi casi, i controlli hanno verificato che non era pervenuta alcuna comunicazione scritta al Comune in merito all’uso del diserbante. Ogni volta che in un campo si usano prodotti di questo tipo, deve esserci una comunicazione, pena la multa. Altre violazioni riguardavano la mancata esposizione dei cartelli che avvertono che è stato utilizzato un prodotto e specificano anche quale. Il cartello deve esser molto preciso e avere anche indicazioni merito alla distanza delle abitazioni e da eventuali culture biologiche che possono alterare le colture. Altro dato spesso mancante è l’orario di irroramento.

Il sindaco di Viterbo Piersanti ha dichiarato che per fortuna è aumentata la sensibilità ambientale in merito a questi temi, ma c’è ancora molto da fare. I furbetti ci sono sempre e questi atteggiamenti vanno sempre puniti e sanzionati, anche per rispetto verso chi invece segue ogni indicazione. Chi continua a inquinare l’ambiente e a produrre un prodotto avvelenato crea un danno di immagine a tutta la zona, oltre che a sé stesso. Le operazioni di controllo si svolgono in questo periodo perché è durante la raccolta che i produttori eliminano l’erba, aiutando così a raccogliere le nocciole che sono cadute a terra.

Piersanti è uno dei tanti sindaci coinvolti nella lotta all’uso sfrenato di diserbante nei campi di nocciole. Coni colleghi sindaci sono al vaglio due diverse proposte, infatti. La riunione con i 13 sindaci coinvolti nel progetto di bio-distretto incombe e si sente l’urgenza di mettere a punto strategie comuni per raggiugere l’obiettivo di riconoscimento del prodotto come biologico e locale, arrivando ad avere etichette come quelle della nocciola del Piemonte. Non solo lotta al glifosato, ritenuto da molti studi fatti dall’Ue cancerogeno, ma anche ad altri tipo di diserbanti che inquinano il terreno e lo rendono meno produttivo negli anni. Altra azione è quella a tutela dei produttori onesti che non devono essere isolati dai soliti furbi che non seguono le regole.