Tecnologia

Recupero dati RAID: è possibile? e a chi rivolgersi?

È possibile il recupero dati RAID? La domanda è di quelle che, di certo, non si porrebbe mai un utente comune. Già la sola familiarità con il concetto di RAID, del resto, presuppone una certa conoscenza del mondo dell’informatica: acronimo dall’inglese Redundant Array of Independent Disk, fa riferimento infatti a un sistema per l’archiviazione dei dati che combina diversi hard disk magnetici, letti però dal sistema operativo come un unico drive, normalmente utilizzato in azienda o nelle situazioni in cui è necessario conservare – anche proprio nel senso di tenere al sicuro da crash e perdite – una grande quantità di dati.

Tutto quello che c’è da sapere e una guida essenziale al recupero dati RAID

Già da questo si capisce, allora, che la cancellazione di informazioni e dati salvati su un sistema RAID potrebbe rivelarsi deleteria per l’organizzazione in questione. Normalmente vengono eseguite copie di backup degli stessi dati che, anche in caso di errori, assicurano che il lavoro e la routine organizzativa non vadano perdute. Allo stesso modo vale la pena certamente ricordare che crash e conseguenti perdite di informazioni in sistemi come questi sono veramente rari e che, se c’è una ragione per cui si adotta un RAID, è proprio la sua stabilità e il suo essere relativamente invulnerabile. Anche nell’ipotesi remota (ma non certo impossibile!) di guasti e malfunzionamenti, comunque, andrebbe tenuto conto che il recupero dati RAID non è escluso a priori ed è anzi possibile, certo affidandosi alle persone giuste e che sappiano dove mettere le mani.

Al contrario di quanto avviene con sistemi di memorizzazione più semplici (chiavette USB, dischi, hard disk semplici, eccetera), infatti, qualora un errore o un malfunzionamento abbia cancellato dei dati salvati sul RAID, a meno che non si abbiano delle buone conoscenze informatiche, per nessuna ragione si dovrebbe tentare il fai da te: si potrebbe moltiplicare il danno, quando non addirittura manomettere l’intero sistema, persino nella sua parte hardware. Recuperare i dati archiviati su un sistema di questo tipo richiede infatti di risalire alla sua configurazione originale: semplificando molto, e senza la pretesa di essere esaustivi, se è di tipo zero prevede che tutti i dischi siano usati come archivio, mentre se è contrassegnata da un numero più alto, cinque per esempio, dovrebbe esserci una certa ridondanza dei dischi ad assicurare proprio un più facile recupero dei dati e una loro minore vulnerabilità. Che lavori in remoto, se il sistema lo permette ed è stato progettato fin dall’inizio per questo tipo di soluzioni, o che sia costretto invece a intervenire fisicamente, il tecnico informatico a cui ci si rivolga per il recupero dati RAID ( https://recuperodati.it/server/ ) insomma lavorerà sugli hard disk danneggiati o che contenevano le informazioni in questione per provare a ripristinare la situazione di partenza. A chi si sia accorto del danno? Non serve che individuare il tecnico o il professionista giusto: considerato che, come si accennava, si tratta per lo più di soluzioni aziendali se ne dovrebbe avere già uno di fiducia, se non che faccia addirittura parte del proprio team; anche in caso contrario però è facile trovare il servizio professionale che fa più al caso proprio.