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Tradizionali, cordless, GSM, mobili: come scegliere il POS giusto

Hai una piccola attività commerciale o sei un libero professionista che opera in studio? Come saprai, offrire la possibilità ai tuoi clienti di effettuare pagamenti digitali non è solo ormai un obbligo di legge, ma è anche e soprattutto un buon modo per approfittare di sgravi fiscali (in forma di credito d’imposta, dal 1 luglio 2020) e, più in generale, per aumentare la soddisfazione di consumatori sempre più propensi a sostituire i contanti con carte di credito, bancomat, pagamenti da smartphone e via di questo passo. Dai più tradizionali POS fissi ai Pos mobile e gli smart POS, quella che segue è così una guida per scegliere il dispositivo che fa più al caso tuo.

Pos fisso vs. POS mobile: vantaggi e svantaggi

Partendo da un semplice dato di fatto: sia che tu lo acquisti e sia che tu lo prenda in comodato d’uso dalla tua banca per esempio, se lo fai adesso è improbabile che ti ritrovi in negozio, allo studio un vecchio POS a fili. Per praticità, perché possono essere spostati da un lato all’altro del bancone per esempio o portati direttamente al tavolo nel caso della ristorazione, la domanda più cospicua è infatti oggi per POS mobile: sono dispositivi dotati di una base che rimane attaccata alla linea elettrica e a quella telefonica e che ne permette il funzionamento e di un terminale su cui vengono selezionate modalità di pagamento e digitati PIN che è connesso alla prima anche attraverso Wi-Fi. Se indipendentemente dall’offrire ai tuoi clienti la possibilità di pagare con carta o bancomat, hai già attiva o hai necessità di attivare una rete telefonica, con ogni probabilità questa tipologia di Point-Of-Sale (è questo che vuol dire, infatti, la sigla POS) è quella che fa più al caso tuo: sono stabili, hanno raramente problemi di connessione e garantiscono operazioni veloci.

Quando decidi di acquistare un POS mobile, infatti, la prima cosa di cui dovresti accertarti è che il tuo operatore mobile abbia una buona copertura in negozio o nella zona in cui intendi muoverti, per le visite a domicilio per esempio se sei un libero professionista sanitario che non riceve solo in ambulatorio. Questa tipologia di POS infatti non sono solo portatili e, al contrario dei POS GSM che pure hanno avuto un breve periodo di popolarità sel nel mercato, non funzionano con una SIM integrata ma, di fatto, si appoggiano alla copertura di rete del tuo smartphone. Uno dei loro vantaggi indiscussi è il prezzo modico e il non richiedere, quasi in nessun caso, un canone: se scegli un POS mobile, insomma, e scegli di acquistarlo, paghi solo per e in proporzione a le  alle transazioni effettivamente eseguite. In più quasi sempre, collegando il POS mobile al telefono, puoi effettuare le copie dello scontrino digitale da inviare al cliente o fornirgli un riepilogo dell’acquisto tramite SMS. Attenzione ad accertarsi di che quali carte e bancomat vengono accettate dal mobile POS per cui si intende optare: la buona notizia è che, finché si tratta di circuiti Visa o MasterCard, non si dovrebbe avere problemi con nessun dispositivo.