Un prodotto innovativo, un brevetto mondiale e una classe di proteine, le sirtuine, strettamente legate ai meccanismi di invecchiamento dell’organismo umano. Per molti potrebbe rappresentare un sogno che diventa realtà: prolungare la sopravvivenza sana, e rallentare l’invecchiamento, o farlo gradualmente nel migliore dei modi. Questo è Sirt500, appena sbarcato sul mercato italiano attraverso il sito www.sirt500.it , e pronto ad essere ordinato online. Tutto è cominciato all’alba del nuovo millennio: la ricerca sulle sirtuine, infatti, ha avuto inizio nel 1991 con Leonard Guarente del MIT (Massachusetts Institute of Technology), uno dei più importanti istituti di ricerca nel mondo), ma è stato tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, che David Sinclair, biologo australiano esperto di genetica, nell’approfondire i suoi studi su nuove molecole con possibile effetto anti-invecchiamento e sui meccanismi legati alla longevità, ha iniziato a occuparsi delle sirtuine. Si tratta di una classe di proteine responsabili di una serie di processi biologici sia negli esseri umani che negli animali. La scoperta di Sinclair, relativa al ruolo che gli attivatori delle sirtuine hanno nell’aumentare la longevità, è legata a Sirt500, ed è stata fondamentale per comprendere i processi alla base dell’invecchiamento. Lo studio del biologo australiano ha aperto la strada a una serie di approfondimenti e di ricerche sulle sirtuine negli esseri umani. Queste proteine iniziano a diminuire, nell’uomo, dai 35 anni in poi, e dai 60 anni non vengono più prodotte dall’organismo. La diminuzione e la successiva scomparsa delle sirtuine – i cui attivatori sono abbondantemente contenuti nel prodotto Sirt500 – sono alla base dell’invecchiamento, e portano a una serie di inefficienze complessive nell’organismo dell’essere umano, che contribuiscono alla perdita dell’autonomia personale, con deterioramento e accorciamento della longevità.

Gli studi di David Sinclair sulle sirtuine – che possono essere approfonditi sul sito internet di Sirt500- iniziano dall’osservazione di una specie di meduse che non invecchiano mai e possiedono elevati livelli di sirtuine durante tutto il loro ciclo vitale, favorendone l’immortalità.

Una volta chiarito, almeno in parte, il meccanismo attraverso cui le sirtuine conferiscono longevità (come riportato in Figura 1), David Sinclair avvia delle ricerche su vari fronti ed individua i meccanismi attraverso cui vengono attivate le sirtuine. In particolare, possono essere decritti due processi rilevanti. Il primo, consiste nella cosiddetta restrizione calorica, caratterizzata da una riduzione delle calorie ingerite giornalmente (in genere dal 30% al 50% in meno rispetto all’introito giornaliero). In queste condizioni, numerosi studi hanno evidenziato come in organismi con ridotta longevità, come i roditori, o in quelli più semplici come C. elegans e S. cerevisiae, si possa raddoppiare o addirittura triplicare la vita media. Ma la vera scoperta di Sinclair sta nella seconda modalità di attivazione delle sirtuine: il biologo australiano, infatti, ha scoperto che alcuni composti vegetali naturali, che si trovano principalmente in Asia, sono in grado di attivare le sirtuine e possono venire estratti da queste piante, da cui è quindi possibile ottenere degli attivatori naturali.  Sinclair decide, dunque, di iniziare a testare i componenti estratti da queste piante (come la corteccia della magnolia, solo per fare un esempio), e li sperimenta su topi geneticamente modificati che contengono geni umani in grado, quindi, di dare una risposta biologica simile a quella degli essere umani. Questi modelli murini, molto utilizzati nella ricerca farmacologica, prendono il nome di “topi umanizzati”. Dalla sperimentazione, Sinclair si rende conto che i topi, che normalmente vivevano circa 2 anni, alimentati con gli attivatori di sirtuine, arrivavano anche a 4 anni, dunque raddoppiavano le loro aspettative di vita. Per gli esseri umani – spiegano i ricercatori di Sirt500 – non si arriverà a questi risultati soltanto con l’attivazione delle sirtuine, perché a differenza dei topi di laboratorio che vivono in ambienti sterili, incontaminati, la nostra specie è stata progressivamente esposta a fattori negativi legati a dieta, ambiente e stile di vita, che possono lavorare nella direzione opposta. Sarà quindi necessario considerare strategie di intervento complementari e sinergiche, attualmente allo studio, per prolungare ulteriormente la sopravvivenza sana, anche nella specie umana. Secondo Sinclair, comunque, l’alimentazione umana con il contributo delle sirtuine potrebbe aumentare del 20-30% l’attuale aspettativa di vita. Una persona che potrebbe vivere oggi 85 anni, potrebbe quindi superare i 110 anni.

Figure 1: Via di attivazione anti-invecchiamento di Sirt1 mediata dal resveratrolo

Fonte: Report Università telematica San Raffaele Roma – Maggio 2020

Nei mammiferi esistono 7 membri della famiglia delle sirtuine (Sirt 1, Sirt 2, Sirt 3, Sirt 4, Sirt 5, Sirt 6 e Sirt 7) (Figura 2) presenti in tutti gli organi, ognuno dei quali è responsabile di una serie di funzioni all’interno del corpo, contribuendo, quindi, alla regolazione del ciclo vitale.

Figure 2: Struttura delle Sirtuine

Fonte: Report Università telematica San Raffaele Roma – Maggio 2020

 

La scoperta di Sinclair è stata davvero fenomenale, tanto che le sirtuine sono state definite “la fonte della giovinezza” perché, di fatto, rallentano l’invecchiamento, e il loro ripristino potrebbe favorire il ricambio cellulare anche dopo i 60 anni. Chi assume gli attivatori naturali di queste proteine ha spesso ritrovato un miglioramento del benessere complessivo, della qualità del sonno, con un metabolismo più attivo. Naturalmente queste testimonianze individuali dovranno essere confermate da studi scientifici rigorosi, in trials clinici randomizzati, che richiederanno finanziamenti importanti e osservazioni di diversi anni. Al tempo stesso, data la sicurezza di questi supplementi naturali, molti hanno già deciso di assumerli.

Sirt500 è un progetto partito circa cinque anni fa, proprio con l’idea di approfondire e sviluppare gli studi di David Sinclair, attraverso alcuni collaboratori, biochimici e microbiologi, e coinvolgendo una serie di importanti istituti di ricerca, quali: l’Università di Tor Vergata, l’Istituto di Ricerca San Raffaele di Roma, l’Università La Sapienza e l’Università di Miami. Queste quattro importanti realtà di fama internazionale hanno testato, e stanno programmando ulteriori studi con Sirt500, un prodotto contenente combinazioni di molecole brevettate qualche anno fa. Sirt500 è quindi un integratore alimentare contenente estratti di piante selezionate perché ricche di attivatori delle sirtuine.  Questo supplemento è stato realizzato dall’azienda svizzera Sirt 500 Sagl, ed è stato recentemente messo in commercio nel 2020. Sirt500 è già autorizzato in tutta Europa, e negli Stati Uniti si prevede che l’autorizzazione possa arrivare entro settembre 2020.

Circa 200 persone hanno già utilizzato Sirt500 per diversi mesi, riportando in alcuni casi giovamenti immediati, tra cui meno stanchezza, più forza e migliorata produttività. Se si interrompe la sua assunzione le differenze sono state in alcuni casi altrettanto evidenti, soprattutto a livello di stanchezza e riduzione del livello di energia generale. Sirt500 potrebbe aiutare a diminuire l’assunzione massiccia giornaliera di frutta e verdura, (che contengono gli attivatori naturali delle sirtuine), necessaria per favorire il rinnovamento cellulare. L’integrazione con Sirt500 potrebbe quindi risolvere il problema della quantità di frutta e verdura necessaria per poter raggiungere gli stessi benefici mediati dall’attivazione delle sirtuine, riducendo notevolmente anche le calorie assunte.

Figure 3: Overview di Sirt500

Fonte: Deloitte – Project Sirt | Market analysis & business case Business Advisory & Value Creation Services – Rome, November 30th 2018

La ricerca sulle sirtuine è una delle più importanti contro l’invecchiamento. Al momento è possibile acquistare online – sul sito e-commerce https://www.sirt500.shop/Sirt500, un prodotto in compresse che agisce a livello sistemico. Prossimamente sarà prodotto anche in altri formati, come bustine effervescenti, caramelle, gomme da masticare, bevande funzionali e cosmetici (come gel e shampoo).

Una nuova sperimentazione recentemente avviata da ricercatori dell’Università di Roma Tor Vergata, e dell’Università La Sapienza, ha dimostrato come componenti di Sirt500 siano in grado di inibire la replicazione del virus influenzale. Inoltre, studi sono in corso per determinare l’effetto di Sirt500 sulla replicazione del SARS-CoV-2.

I risultati di questi studi, in fase di pubblicazione, dimostrano come un aumento delle sirtuine possa migliorare e modulare le risposte del sistema immunitario. Sirt500, dunque, potrebbe rappresentare non solo un rimedio anti-invecchiamento, ma anche una possibile soluzione per aiutare il nostro sistema immunitario a rispondere in maniera adeguata ed efficace a infezioni virali, neutralizzandole.

 

 

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