Il nuovo film di Gianni Zanasi con Alba Rohrwacher protagonista “Troppa Grazia” è interamente girato nella Tuscia con splendidi scenari all’aperto che mostrano la meraviglia di questo territorio.
Scelto come film di chiusura al Festival di Cannes, Troppa Grazia è girato nei borghi della Tuscia viterbese:Tarquinia, Viterbo e Acquapendete. Uscito il 22 novembre, è un bellissimo film da vedere sotto le feste con tutta la famiglia; irriverente e divertente, intrattiene grandi e piccini. La pellicola vede grandi attori come Alba Rohrwacher e Elio Germano affiancati da Giuseppe Battiston, Carlotta Natali e Hadas Yaron.
Le riprese sono iniziate nell’estate 2017 e per otto settimane gli attori hanno potuto conoscere da vicino il territorio della Tusciache conferisce alla pellicola una certa grazia, appunto. Alcuni scorci del film sono stati girati anche a Santa Rosa nella piazza della Morte e quella di Gesù, fino alla piscina comunale. Gli antichi quartieri di Murialdo e di San Pellegrino sono anch’essi ben ricuocibili nel film, come anche alcuni interni che sono stati girati in ristoranti e locali storici del borgo.
La produzione, che conta anche la Rai, ha sfruttato anche Tarquinia con i suoi antichi insediamenti etruschi e medioevali, l’ospedale, il bar e soprattutto le campagne circostanti dove si svolge la maggior parte della vicenda narrata nel film. Non solo la Viterbo mediale, ma i vari ciak sono stati girati anche nella bellissima faggeta di Soriano nel Cimino, Bassano Romano e Acquapendente. Si sono tutte dimostrate location da grande film d’autore che mette in mostra non solo le produzioni italiane, ma anche il territorio del Bel Paese.
Il film maker ci tiene a ringraziare tutta la comunità viterbese, il comune e soprattutto gli organi di polizia che hanno supportato la realizzazione dell’opera. L’augurio è che il film possa anche aiutare a far conoscere meglio i bellissimi paesaggi della Tusciache ha un enorme potenziale anche dal punto di vista cinematografico, oltre che turistico ovviamente.
La trama
Nella pellicola di Zanasi, già regista di Non pensarci e La felicità è un sistema complesso, Lucia (Alba Rohrwacher) è una geometra che vive da sola con la figlia affrontando le mille difficoltà quotidiane sentimentali ed economiche. Il Comune affida a Lucia la realizzazione di un’opera architettonica su un terreno fuori città, ma sulle mappe del Comune qualcosa non quadra. Per paura di perdere l’incarico, la donna non dice nulla e inizia la progettazione. Mentre lavora sul terreno affidatole, Lucia viene interrotta da quella che le sembra una giovane migrante a cui la donna offre 5 euro per farla andare via e lasciarla lavorare in pace. La sera però la giovane appare nuovamente a Lucia in cucina e le dice di costruire una chiesa nel terreno dove le era apparsa la prima volta. Così inizia la vicenda che porterà scompiglio nella vita di Lucia e dell’intero paese.